mercoledì 8 maggio 2013

PETIZIONE




Residenzialita’ e non autosufficienza a Terranova di Pollino (PZ)


Le persone non autosufficienti a causa delle patologie e delle disabilità anche correlate all’età, da cui affette, non possono provvedere alla cura di se stesse e mantenere una normale vita di relazione senza l’aiuto determinante di altri.
La non autosufficienza, pertanto, può essere definita come disabilità che comporta l’incapacità della persona a svolgere le funzioni essenziali della vita quotidiana quali:
- attività per la cura di sé consistenti nel lavarsi, vestirsi, andare alla toilette, essere continenti, alimentarsi, spostarsi;
- attività strumentali consistenti nell’usare il telefono, fare la spesa, preparare il cibo, avere cura della casa, fare il bucato, usare i mezzi di trasporto, assumere farmaci, gestire il denaro.

La condizione di non autosufficienza è valutata attraverso il grado di intensità assistenziale e si distingue in:
a) soggetti totalmente non autosufficienti, cioè incapaci di provvedere a se stessi se non con l’aiuto determinante di altre persone;
b) soggetti parzialmente non autosufficienti , cioè persone con disabilità sensoriale, fisica, mentale, nonché soggetti con autonomia limitata in grado di provvedere a sé stessi con l’aiuto di altri;
c) soggetti temporaneamente non autosufficienti, cioè che versano in uno stato di temporanea, totale o parziale perdita di abilità psico-fisica, che per recuperare in parte o del tutto la loro funzionalità hanno bisogno di assistenza riabilitativa, e/o di assistenza medico/infermieristica specifica, assistenza psico/sociale e tutelare.

La valutazione della condizione di non autosufficienza viene affidata alle Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) secondo le procedure e le modalità  disciplinate  dagli organi competenti.
Il Piano Regionale della Salute e dei Servizi alla Persona risponde con programmi assistenziali differenziati e pertinenti ai bisogni specifici delle persone non autosufficienti, attraverso l’ADI (assistenza domiciliare integrata) e il SAD (servizio  di assistenza domiciliare) , per definire le prestazioni necessarie sanitarie assistenziali e di sostegno economico.
 
La residezialità sociale nel comune di Terranova , figura tra le necessità di dotazioni infrastrutturali territoriali  finanziati per l’anno 2013 dal POIS. 




 La partecipazione e la solidarietà:
 questi sono i  principi  fondamentali cui le amministrazioni pubbliche e locali, nel disciplinare i rapporti fra istituzioni e associazioni, debbono attenersi  per promuove lo sviluppo in tutte le sue articolazioni territoriali, favorendo finalità di carattere sociale e civile.
Per quanto riguarda il sistema di assistenza sociosanitaria della Regione Basilicata è da rilevare nullo il livello di penetrazione dell’offerta di assistenza residenziale per anziani del territorio Terranovese, pertanto l’assenza  rilevante operativa di strutture e servizi socio assistenziali, condiziona questi principi, mentre cresce il tasso di invecchiamento e di solitudine della popolazione. La struttura per classi d’età della popolazione è infatti cambiata molto nell’ultimo ventennio in conseguenza di un processo di invecchiamento che andrà progressivamente intensificandosi nei prossimi anni e che inevitabilmente costituirà il cambiamento strutturale di maggiore impatto sulle politiche sociali . Il carattere ancora assente dell’intervento Regionale e Comunale nella comunità Terranovese  viene sollecitato dalla stessa comunità affinché la presenza di un indirizzo programmatico rivolto  al sostegno dell’autonomia possibile delle persone anziane e non autosufficienti,  possa favorire il più a lungo possibile i mezzi integrativi al sostegno delle famiglie, per migliorare la qualità della vita con particolare attenzione all’inserimento nella rete dei servizi del Terzo Settore, per sviluppare i servizi residenziali e integrarli con il territorio.






Si Chiede all’Amministrazione  del Comune di Terranova di Pollino di  realizzare il sistema integrato di interventi e servizi sociali, in virtù delle problematiche socio-assistenziali presenti sul proprio territorio e l’esigenza di predisporre servizi alla alla persona, in risposta ai bisogni sempre più differenti ed in continuo cambiamento nella carenza di posti letto socio assistenziali ad anziani non autosufficienti o con limitata autonomia, residenti nel proprio Comune, per ancorarli alla dimensione familiare del paese di origine.

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